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Astarte - Tanit - Hathor

Ultimo Aggiornamento: 03/10/2012 08:44
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02/10/2012 09:45

Riporto uno stralcio della pagina www.arcadia93.org/tanit.html

Astarte, dea semitica occidentale d'amore, di sessualità e di guerra.
Astarte fu adorata dai Giudei, dagli Israeliti ed i Fenici (i canaaniti nella Bibbia). Il suo culto fu la culla dei ciprioti Afrodite e Adone ed i suoi rituali assomigliano a quelli di Cybele ed Attis. Astarte è anche connessa alla Mesopotamica Isjtar, dalla quale deriva il suo nome.
Astarte è la forma Greca del nome Semitico Occidentale Asjtart o Ashtart. Nei miti di Ugarit il suo nome è pronunciato Athtart o Athartu. È anche chiamata "la Forte". Altri nomi sono Baalat (Signora), Regina del Cielo, Regina delle Donne, Urania (la Celestiale), Athirat (Signora del Mare), Madre Benedetta, Signora delle Acque, Guardiana delle Navi, Signora delle Battaglie, Dea della Tempesta e Signora dell'Amore. Il mare, la Luna ed il pianeta Venere sono tutti associati a Lei.
A volte il suo nome è combinato con la dea Fenicia / Punica Tanit. In quanto dea della passione, della sessualità e della fertilità è anche chiamata "Grande Utero". Il suo titolo fu "Qadashu" (Santa).
Le versione Semitica di Astarte è Asherah o Ashtart; la versione Israelita è Astoroth o Ashtoreth, un gioco di parole che combinava "Ashtart" e "boshet" per far si che il suo nome significasse "indecente". Nella bibbia le fu dato questo titolo per le sue selvagge energie sessuali e per "concepire ma non dare figli ai suoi amanti".
La Foresta del Libano fu sacra ad Astarte ed a lei fu eretto un tempio sulla cima del Monte Libano.
Era servita sia da Sacerdotesse che da Sacerdoti. Nei suoi templi risiedevano sia maschi che femmine hierodules (prostitute sacre). Il maschio era chiamato Kalbu e la femmina Qodesja. Rituali orgiastici erano parte della sua adorazione - proprio come lo furono per l'adorazione di Cybele. Astarte è spesso presentata con un leone e una coppa nella quale offre da bere al suo amante. Leoni, fiori e serpenti appartengono ai suoi rituali. Le offerte al tempio di Astarte consistevano in incenso, birra, vino e sacrifici di sangue. Le Sacerdotesse erano considerate prostitute sacre rappresentanti del ruolo di Astarte come Dea dell'Amore. Stranieri potevano andare al suo tempio e compiere un atto di adorazione in unione sessuale con le Sacerdotesse. Era costume delle giovani donne prima del matrimonio santificarsi alla vista di Astarte intrattenendo visitatori nel tempio.
I sacerdoti di Astarte si auto-eviravano in una danza estatica. Essi erano abitualmente visti nella vestizione e nel trucco delle donne, danzando e realizzando auto-mutilazioni. Il loro servizio consisteva nel compiere il letterale sacrificio della loro fertilità.
Il simbolo di Canaan fu l'Asherah o palo sacro in suo onore come consorte di Baal. In Siria e Cipro il suo simbolo era una pietra conica e circolare. L'Uovo Sacro rappresentante di fecondità e la melagrana (il frutto con le uova) furono anch'essi simboli di Astarte.
Astarte è associata con l'Equinozio Autunnale e con la primavera in generale. Lei governa il Venerdì e i mesi di Aprile e Ottobre. I primi frutti del raccolto e i figli primogeniti sono sacri ad Astarte. Suoi animali sacri sono la colomba, il leone, il toro, il cavallo e i serpenti. Èprobabile anche se non chiaro che anche i pesci le fossero sacri in quanto nel suoi templi furono trovate vasche per pesci.
I suoi colori sono il rosso e il bianco, similmente al fiore dell'albero di acacia che è considerato un suo emblema. Il cedro, la rosa, l'ontano, il tamarindo e gli alberi di cipresso le erano anche sacri.
Il suo compagno è Baal-Hadad, il dio delle tempeste, principalmente mostrato come un toro. Astarte fu quindi chiamata "Shem B'l" (nome di Baal).
Luciano di Samosate racconta dopo una visita al tempio di Sidone in Fenicia che Astarte era la stessa Dea Lunare Greca Selene o Europa (che significa Luna Piena). I sacerdoti con cui parlò gli dissero che il tempio di Europa era della casa reale di Agenore, che fu portato a Creta da Zeus nella forma di un toro. Lo stesso mito era raccontato a Tiro. Non è certo quale fosse la storia originale. Il territorio dei Fenici ha avuto molti altri occupanti, come i Minoici e i Micenei.
Fenicia/Canaan fu la più importante nazione di commercio marittimo nel Mediterraneo, la sua influenza su altre culture non può essere scartata.
Originariamente, i Fenici avevano pratiche religiose e sessuali identiche ai Canaaniti. Le loro deità principali erano El (chiamato Baal) e Astarte o Baalat (equivalente di Ishtar dei Babilonesi). Fu Astarte o Baalat a mutare il proprio nome con le migrazioni dei Fenici nel Mediterraneo.
A Sidone, Astarte fu la deità predominante e molte regine e re dichiaravano di essere sue sacerdotesse e sacerdoti. Nella Sidone del 14° secolo Astarte fu un completo culto di prostituzione. A Kition, gli uomini dovevano lavarsi il capo per adorare la dea.
Le ceramiche descrivono danzatrici femminili e feste. All'interno dei santuari ogni altare aveva una asherah, a significare la fertilità e dove erano fatte offerte di animali. Figure di Madre Dea e donne gravide o con un bambino sono state trovate ovunque.
A Byblos, Astarte divenne Baalat come signora o Baalat Gebal o Baalat di Byblos. Lei era la madre terra, la fertilità, dea e generatrice degli dei, degli uomini, delle piante e degli animali. Adone appare qui come un più recente dio di morte e vegetazione associato con la madre dea. I soldati adoravano il loro Baal Addir dedicato unicamente alla guerra.

Anche Tanit, la Dea Lunare Fenica e Punica (Cartaginese),è la Madre, simbolo d’amore, fertilità e fecondazione, ampiamente conosciuta da varie iscrizioni trovate lungo la costa del Nord Africa. Nome Fenicio della Grande Dea Astarte, Regina delle Stelle.
Il suo simbolo è un triangolo con barre orizzontali che supportano un disco lunare. Entrambe le deità sono descritte come “signore del santuario”.
Tanit fu la dea suprema di Cartagine, conosciuta anche come BA'ALAT, “il volto di Baal”, personificazione del sole benefico, fino a che fu usurpata dalla dea Romana Giunone nel culto della quale sopravvisse la sua adorazione nei templi cartaginesi. Il suo culto, portato dai Cartaginesi, grandi navigatori, si diffuse ampiamente nel Mediterraneo fin oltre le Colonne d'Ercole e fu nota a Roma come la Dea Caelestis.
I templi di Tanit erano curati da sacerdotesse e sacerdoti, in essi veniva praticata la “prostituzione sacra” ed alcune fonti sostengono che, in suo onore, venivano compiuti sacrifici di bambini e animali. Le sue sacerdotesse furono famose astrologhe.

Commento

L'associazione della dea Astarte e Tanit alla Luna e a Venere rimandano chiaramente alla dea egizia Hathor, signora del cielo, Grande Madre celeste, madre della Luna, vista nel pianeta X di Horus l'antico / Hathor. Dopo la catastrofe planetaria il pianeta X si riposizionò e divenne Venere, La Fenice.
Hathor fu trasfigurata nella stella alfa del Cane Maggiore, Sopedet / Sothis / Sirio.

Astarte fu detta "Grande Utero" per indicare chiaramente la Grande Madre celeste.
Hathor è anche traducibile come Hut hor o Hut heros in greco. Ossia Utero, la grande madre degli Horus.
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02/10/2012 11:26

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una teoria riguardo le braccia sul simbolo di Tanit come puntatori per mirare le stelle

www.roth37.it/COINS/Tanit/storia.html , ma non ho ben capito .. [SM=g27992]



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03/10/2012 08:44

L'articolo è molto interessante.
Segnalo la problematica del sacrificio dei primogeniti nel tophet.
Il culto di Tanit è quasi sicuramente una rivisitazione del culto di Astarte con quello di qualche divinità africana. Forse l'aspetto sacrificale nacque proprio a Cartagine. Non risultano infatti tophet nella Fenicia ne in altre località dove era presente il culto di Astarte.

In merito al fatto che l'iconografia di Tanit, Signora del cielo associata al Sole e la Luna, entrasse in qualche modo nell'osservazione del cielo, riporto uno stralcio dell'articolo:

Il Prof. Antonio Moretti, Docente in Scienze Ambientali dell'Università dell'Aquila, riporta che, durante una delle campagne di studio in Africa, ha individuato in nuovo sito archeologico in cui esisteva un’area sacrale dedicata all'osservazione astronomica (tipo stonehenge..) con numerosi puntatori in pietra rivolti verso le principali direzioni astronomiche (equinozio, solstizio ecc.).
Durante i rilevamenti sull' "osservatorio astronomico" si è notato che i punti di mira erano incavati nelle pietre di riferimento in modo tale che in esse potesse essere inserito un "puntatore" verosimilmente in legno. Ogni linea di mira è formata da una coppia di "puntatori" che individuano la corretta traiettoria. Ogni coppia è formata da un "puntatore" fisso formato da un incastro a coda di rondine e da un puntatore mobile in cui veniva inserito un asse verticale che, fatto scorrere, forniva l'angolo zenitale del corpo osservato. Ho cercato di ricostruire come potevano essere formati i "puntatori". Una zeppa triangolare più larga alla base sormontato da un cerchio bucato per il puntatore fisso, un bastone sormontato da un anello per quello zenitale, su cui veniva fatto scorrere una seconda mira mobile per la misura degli angoli. Il segno di Tanit !!
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