La Valle dei Re fu usata durante la XVIII, XIX e XX dinastia assicurando la sepoltura di circa trenta sovrani.
Fecero eccezione due sovrani della XVIII dinastia, Amenhotep III (1433–1394 a.C.) e Ay 1373–1368 a.C. 1), le cui tombe furono scavate, per scelta dei sovrani o dopo la loro morte, nella Valle dei Re secondaria, ad occidente della valle principale.
La maggior parte degli Egittologi ritiene normale questo fatto, ma altri ritengono che la Valle occidentale sia stata una soluzione di ripiego, non avendo i due faraoni avuto il nulla osta per lo scavo della propria tomba nella Valle principale o non avendo il clero di Amon, custode della Valle, concesso il nulla osta per la sepoltura nella tomba da essi fatta scavare nella Valle principale 2.
È cioè possibile che Amenhotep III abbia fatto scavare il suo ipogeo nella Valle dei Re, ma, al momento della sepoltura, all’ex coreggente Akhenaton (1403–1386 a.C.) sia stato impedito o consigliato di non utilizzare la tomba, in quanto essa poteva essere soggetta ad azioni vandaliche, suggerite dal clero di Amon, custode della necropoli, indispettito per l’eresia di Akhenaton, che avevo visto il sicuro coinvolgimento del padre Amenhotep III.
Si ritiene dunque probabile che Akhenaton abbia dovuto inumare temporaneamente il padre in una piccola tomba della Valle occidentale (WV A), nell’attesa di scavare nella stessa Valle occidentale una idonea tomba reale, la WV 22.
Nell’ipotesi, molto probabile che la WV 22 sia stata iniziata da Akhenaton, essa non seguì la nuova forma voluta da Akhenaton per la sua tomba nello wadi reale ad Akhetaton.
Il progetto della WV 22 era invece tradizionale, presentando un lungo corridoio ad angolo retto come tutte le tombe reali del periodo e lasciando intendere che essa fu realizzata a imitazione della tomba voluta da Amenhotep III nella Valle dei Re principale.
La tomba è abbastanza vasta e presenta varie camere laterali, realizzate forse con l’intento di seppellire nella stessa tomba anche la Grande sposa reale, Tiye, e alcune delle spose secondarie, forse le figlie e spose Satamon e Isis.
È dunque molto probabile che siano stati necessari molti anni per il suo scavo e la sua decorazione.
Un testo in ieratico sul muro di destra dell’ingresso ci parla del “Terzo anno, terzo mese della stagione di Akhet”, ma non ci dice sotto quale re essa fu scritta 3.
Essa è sicuramente riferita alla data di sepoltura o di una nuova sepoltura di Amenhotep III, ma il riferimento al terzo anno crea un problema cronologico.
In merito al terzo anno, si può ipotizzare che esso non riguardi Akhenaton, sia nel caso di non coreggenza sia in quello più probabile di coreggenza breve.
Nell’ipotesi di una coreggenza lunga di circa nove anni 4, si può ritenere che Akhenaton non abbia potuto terminare lo scavo della WV 22 ed effettuare la traslazione della salma del padre nella nuova tomba e che questo compito sia spettato a uno dei faraoni successivi.
Smenkhkara (1386 a.C.–1385 a.C.) non può essere considerato in quanto regnò circa un anno, per cui la traslazione della mummia di Amenhotep III dovrebbe essere stata fatta da: Marytaton (1385–1382 a.C.) alla fine della sua probabile reggenza, Tutankhamon (1382–1373 a.C.) o Ay.
Se consideriamo la morte di Amenhotep III nel 9° anno di Amenhotep IV / Akhenaton abbiamo che il 3° anno di Marytaton si verificò dopo circa 12 anni (8 di Akhenaton, 1 di Smenkhkara, 3 di reggenza di Marytaton), mentre quello di Tutankhamon si verificò dopo circa 15 anni, un periodo di tempo forse sufficiente al completamento della WV 22.
Volendo essere pessimisti su queste due possibilità, occorrerebbe aggiungere a questi 15 anni altri circa 6 anni di Tutankhamon e 3 anni di Ay, arrivando così a circa 24 anni, decisamente sufficienti per il completamento dell’opera.
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Bibliografia
1. Cronologia lunga di Manetone – Crasto pubblicata nei saggi:
Antonio Crasto, HASSALEH – L’OCCHIO DI HORUS. Manetone aveva ragione!, Ugiat, Cagliari 2007, pagg. 392-420
Antonio Crasto, DENDERA – La sacra terra della dea, Ugiat, Cagliari 2011, pagg. 186-192;
2. articolo di Antonio Crasto alla pagina
www.ugiat-antoniocrasto.it/Articoli/Valle%20dei%20Re%20-%20da%20Amenhotep%20III%20a%20Hore...
3. pagina web
www.osirisnet.net/tombes/pharaons/amenhotep3/e_amenhot...
4. Antonio Crasto, DENDERA – La sacra terra della dea, Ugiat, Cagliari 2011, pagg. 205-206.