Lo studioso di geroglifici Mario Menichetti vede:
- all’interno del Serek il segno geroglifico M36 che contradistingue il faraone Djer;
- sotto il Serek il geroglifico significante Aper, al centro un simbolo regale e in basso a destra il geroglifico significante distretto, per cui la prima parte della tavoletta potrebbe dire: Sua Maestà il re del distretto di Aper (Menphy).
- in alto a destra, fra le corna della vacca celeste il geroglifico per il Sole Ra e fra le corna due piume, per cui potrebbe essere una rappresentazione della vacca celeste Hathor / Hesat che reca il Sole fra le corna, se non fosse che il Sole dovrebbe essere sopra le corna e non distaccato e sopra le piume.
Gli studiosi Vandier e Drioton presentano invece l’ipotesi che:
- il cerchio rappresenti la stella Sirio, notoriamente associata alla vacca celeste Hathor / Iside;
- la vacca abbia fra le corna un germoglio di palma , che in geroglifico significa anno;
- l’icona dovrebbe rappresentare l’inaugurazione del calendario di Sirio.
Lo studioso Francesco Raffaele afferma sul suo sito:
«Interessante è anche un'altra placchetta d'avorio scoperta a metà secolo, dove compare il nome della città DEP sotto il suo SRK mentre un obelisco centrale lo separa dalla figura di una vacca assisa, con germoglio sulla testa tra le corna; in basso il glifo della Akhet, la prima stagione del calendario solare comprendente i quattro mesi in cui il Nilo era in piena. Alcuni hanno collegato la figura animale con la dea SEPEDET (poi simboleggiante attraverso ISI la costellazione del Canis Major che "partorisce" la stella SOPD (HOR) - Sirio la cui levata eliaca annuncia l'inizio della piena del Nilo) ritenendo possibile che già a quell'epoca fosse stato introdotto un calendario solare basato su di un importante evento astronomico che segnava l'inizio dell'anno (corna = wp = aprire, germoglio = rnp = anno).»
F. Raffaele sembra dunque d’accordo con i due studiosi di cui sopra anche se attribuisce l’ipotesi ad alcuni studiosi
La tavoletta è stata trovata a Abydos, Umm el Qaab O
E' comunque evidente come i segni geroglifici possano suggerire differenti informazioni.
La tavoletta / placchetta di Djer sembra dunque aver quattro interpretazioni:
1. commemorazione di una levata eliaca di Sirio e in coincidenza introduzione di un mese supplementare nel calendario lunare egizio;
2. commemorazione di una levata eliaca di Sirio e in coincidenza inaugurazione del calendario solare / civile egizio;
3. commemorazione di una levata eliaca di Sirio in coincidenza col Solstizio d’Estate e in pratica inizio del calendario religioso di Sirio;
4. commemorazione di una cerimonia in onore di Sekhet-Hor, forse la costruzione di un edificio sacro a Dep, di cui si parla in un’altra tavoletta.
I dubbi sull’interpretazione dei geroglifici dell’antico Regno non consentono di risolvere la problematica interpretativa, per cui ritengo che si possa solamente tentare di assegnare delle probabilità alle differenti interpretazioni. Le 1 e 4 sono, a mio parere, meno probabili, per cui può essere assegnato loto un 20% di probabilità. Le altre due sono abbastanza probabili e potrebbe essere assegnato loro una uguale probabilità del 30%.
La seconda è quella scelta da molti Egittologi e è quella che ha portato a un disaccordo fra la datazione della tavoletta e la cronologia cortissima, mentre la quarta è stata da me proposta nel mio libro e porta alla definizione di una nuova cronologia lunga.
Si ritiene pertanto giusto che gli Egittologi presentino la problematica della tavoletta, senza dare per scontato nessuna delle quattro possibilità.