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Occhio sull'egittologia

Ammut

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    antonio crasto
    Post: 520
    Città: CAGLIARI
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    Sesso: Maschile
    00 02/09/2012 11:07
    Riporto quanto scritto su Wikipedia inglese e italiana:

    en.wikipedia.org/wiki/Ammit
    Ammit
    "devourer" or "soul-eater"; also spelled Ammut or Ahemait) was a female demon in ancient Egyptian religion with a body that was part lion, hippopotamus and crocodile—the three largest "man-eating" animals known to ancient Egyptians. A funerary deity, her titles included "Devourer of the Dead", "Eater of Hearts", and "Great of Death".

    it.wikipedia.org/wiki/Ammit
    Ammit
    (chiamata anche Ammut, Ahemait o Divoratrice) è una creatura mostruosa della mitologia egizia.
    La testa di Ammit è come quella del coccodrillo, la parte anteriore del corpo è di leone, mentre la parte posteriore assomiglia a quella dell' ippopotamo.

    Riporto ancora quanto scritto sull’enciclopedia a cura di Edda. Bresciani:

    Ammut
    Mostro dalla testa di coccodrillo, corpo di ippopotamo e criniera di leone, che attende a bocca aperta di divorare il defunto che non supera la prova della pesatura del cuore rappresentata nel capitolo 125 del Libro dei Morti. … Il suo nome significativamente vuol dire: “Colei che inghiottisce (‘m) il morto (mwt).

    Ammut nel cielo delle stelle imperiture

    Il mostro Ammut è stato rappresentato, oltre che nelle scene di pesatura del cuore, anche nel cielo astronomico di alcune tombe (XI dinastia, Senenmut, Sethy I, Ramesseum, ecc.).
    Sembra dunque che gli Egizi abbiano ipotizzato la cerimonia di pesatura delle anime nel cielo delle stelle imperiture.
    Nell’immagine tratta dalla rappresentazione astronomica della KV 17, tomba di Sethy I, la parte del leone sembra limitata a un mantello sulla schiena dell’ippopotamo femmina, mantello su cui sono disegnate sette stelle.
    La maggior parte degli Egittologi ritiene che Ammut fosse associato alla costellazione di Bootes, le cui stelle principali sono però sei invece di sette.
    Questo possibile errore interpretativo nasce, a mio parere, dall’aver associato il Toro celeste all’Orsa maggiore.
    È invece molto probabile che il Toro celeste fosse associato all’Orsa minore e che il mostro Ammut fosse associato alla grande costellazione dell’Orsa maggiore. In tal caso le sette stelle potrebbero indicare le sette stelle del Gran Carro, solo una parte della grande costellazione.
    Queste sette stelle potrebbero essere state associate nelle rappresentazioni egizie a una coscia di toro o a un palo di sostegno su cui il grande ippopotamo femmina poggia una delle sue zampe.
    Il nome Ammut è composto da due parti: am e mut. Nella rappresentazione di Sethy I è rappresentato il geroglifico dell’avvoltoio mwt che ha il significato di madre. Si ritiene pertanto che il nome sia composto dal suono onomatopeico am, indicante l’azione di mangiare i cuori dei defunti non giustificati dalla pesatura, e dal nome mwt - madre, indicante la nuova vita celeste per le anime giustificate.
    In tal senso sono estremamente indicativi gli animali scelti per raffigurare il mostro celeste. Pur essendo l’ippopotamo, il leone e il coccodrillo i tre animali più pericolosi per l’uomo egizio, c’è da dire che l’ippopotamo è vegetariano per cui la sua scelta sembra più associata al simbolismo dell’ippopotamo femmina, quale protettrice delle partorienti e delle nascite.
    Il mostro Ammut riveste dunque nel nome e nella rappresentazione la doppia valenza legata alla pesatura dell’anima: rinascita celeste indicata dall’ippopotamo femmina e morte definitiva indicata dal leone e il coccodrillo.
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    manucaos
    Post: 260
    Città: MILANO
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    00 24/09/2012 13:13
    ma quello che si vede nelle foto , Antonio, è Tauret .... o non ho capito l'associazione con le stelle di Ammit... [SM=g27995]
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    antonio crasto
    Post: 520
    Città: CAGLIARI
    Età: 79
    Sesso: Maschile
    00 24/09/2012 14:03
    I sincretismi egizi hanno sconvolto la linearità della religione egizia.
    In Egitto o in alcuni centri sacerdotali egizi nacque la necessità di ideare una dea che fosse protettrice delle partorienti e delle nascite. Fu scelta una dea a forma di ippopotamo femmina perché la mole della sua pancia ricordava quella delle donne incinta. Questa dea fu chiamata Tauret.
    Gli Egizi considerarono però anche una vita celeste da cui la necessità di pensare alla nascita celeste. Questa nascita era però condizionata dal giudizio delle 42 divinità celesti nella Cerimonia della pesatura dell'anima / cuore.
    La doppia valenza della cerimonia portò a considerare una divinità / mostro bivalente che prese lo spunto dall'iconografia di Tauret. All'ippopotamo femmina (per la valenza positiva) fu aggiunto un coccodrillo sulle spalle (per la valenza negativa).
    Questo mostro fu chiamato Ammut, dove il nome stesso presentava la doppia valenza: Am (mangiare l'anima non giustificata) e mut / madre (dare la vita celeste).
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