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rappresentazione del mondo secondo gli antichi egizi

Ultimo Aggiornamento: 31/03/2013 19:07
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01/12/2012 16:42



L'immagine è presa dal sarcofago di Wereshnefer


e da quanto dicono nel sito del metropolitan museum è una delle rappresentazioni più antiche del cosmo come rotondo
www.metmuseum.org/collections/search-the-collections/1...

qua ci sono altre belle immagini del sarcofago
www.flickr.com/photos/peterjr1961/4056783613/in/photostream/

un pdf sulla cartografia nell antico egitto
www.press.uchicago.edu/books/HOC/HOC_V1/HOC_VOLUME1_chap...


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02/12/2012 09:49

Riporto una traduzione del commento al sarcofago

Wereshnefer era un sacerdote del Mut dee, Nefti, Sekhmet, Neith, e Satis. Anche se i suoi uffici erano nei templi da Aswan a Koptos nell'Alto Egitto, la sua tomba, da cui questo sarcofago insolitamente grande, era nella necropoli settentrionale di Saqqara. Le scene ei testi visualizzati sul sarcofago e sul coperchio appartengono alla letteratura funeraria di più di mille anni prima. Il corpo del sarcofago è inscritto dentro e fuori con le descrizioni del passaggio del sole attraverso gli inferi di notte. Il coperchio è decorato con scene e testi relativi alla rinascita del sole e al viaggio attraverso il cielo diurno. Insieme, il sarcofago ed il suo coperchio formano una potente metafora del viaggio dalla morte alla vita che Wereshnefer sperava di raggiungere in compagnia con il sole.
Il corpo di questo sarcofago rappresenta gli inferi. Le sue scene, dal libro dell’Amduat, descrivono il viaggio del dio del sole attraverso le dodici ore della notte. Il registro centrale mostra il dio in un tempio sulla sua barca notturna, al di sopra e al di sotto sono i vari esseri che abitano nel mondo degli inferi. La prima ora è sulla testa esterna (estremità arrotondata) del sarcofago e le altre seguono attraverso le 7 ore, in senso orario. Le ore dalle 9 alle 12 sono per interno, mentre l’ora 8 è stata omessa.
Rappresentazione del mondo del Sarcofago di Wereshnefer
Questa è una delle prime rappresentazioni conosciute del mondo come sfera. E 'incorniciato dal corpo di Nut, dea del cielo, che è sostenuto dalle braccia tese di Shu, l'atmosfera. Ai suoi piedi si trova la terra, rappresentata dalle braccia e levata su due gambe, un rebus per il nome del dio della terra Geb. Il mondo è mostrato nel centro di questo telaio come tre cerchi concentrici. Il cerchio più esterno è delimitato a sinistra e a destra da due dee che rappresentano est e ovest, prima di loro stanno gli dei dei popoli dei deserti che confinano con l'Egitto ad est e ad ovest. Nella parte superiore (sud) è una rappresentazione simbolica del Nilo e le caverne che si credeva essere la sua origine. Gli ovali nella parte inferiore (nord) rappresentano le isole del Mediterraneo. Il secondo anello rappresenta l'Egitto stesso. Esso contiene gli emblemi dei 42 nomi, disposti da sud (in alto) a nord e da est a ovest, che riflettono le divisioni reali geografiche del Paese. Il cerchio più interno mostra il cielo di notte e di giorno (il primo con le stelle.
Coperchio del sarcofago di Wereshnefer
Il coperchio del sarcofago rappresenta il cielo di giorni. Ai suoi piedi, la barca che porta il sole per tutta la notte incontra la barca di giorno, tra di loro sorge il sole appena nato.
La scena sulla testa (estremità arrotondata) mostra la barca del giorno che galleggia sulle acque del cielo, con il sole elevato dal dio Shu (l'atmosfera). Su entrambi i lati sono quattro coppie di maschi (rana-testa) e femminile (testa di serpente), divinità che rappresentano le quattro qualità delle acque primordiali, inerti, infinite, negativi e inaccessibili.
Ai lati sono incise le Litanie di Ra, rivolte alle 74 forme del dio sole. Il lato sinistro mostra Wereshnefer adorante le prime 37 forme più ancestrali dei re dell’Alto Egitto, mentre sul lato destro le 37 forme più ancestrali dei re del Basso Egitto.
La parte superiore del coperchio ha due scene. L'estremità del piede e il centro rappresentano i raggi del sole mentre risorge la mummia di Osiride, che giace nel suo santuario nel profondo degli inferi, così come Wereshnefer sperava che farebbe risorto dal suo corpo disteso nel sarcofago. Alla fine la testa, orientata nella direzione opposta, la dea Nut (il cielo giorno) si china su una rappresentazione del mondo.
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13/12/2012 20:42



Più che altro è una rappresentazione del tempo,sul simbolo del urorobos in Egitto riporto

"Già 3.000 anni fa in Egitto questo simbolo risultava legato al ciclo temporale delle stagioni e degli astri, non dimenticando come una parte della cosmogonia egizia individuasse nel serpente che striscia fuori dal ventre del caos il principio dinamico ed ordinatore. Il movimento come tempo, il tempo come movimento, da cui è facile immaginare l’ulteriore passaggio verso l’eterna circolarità degli elementi tutti: perennemente caduchi, perennemente fecondi.

Da Hieroglyphica di Orapollo nella traduzione in volgare di M. Pietro Vasolli da Fiuizano:

Quando vogliono scrivere il Mondo, pongono un Serpente che divora la sua coda, figurato di varie squame, per le quali figurano le Stelle del Mondo. Certamente questo animale è molto grave per la grandezza, si come la terra, è ancora sdruccioloso, è simile all’acqua: e muta ogn’ anno insieme con la vecchiezza la pelle. Per la qual cosa il tempo facendo ogn’ anno mutamento nel mondo, diviene giovane. Ma perché adopra il suo corpo per il cibo, questo significa tutte le cose, le quali per divina provvidenza son generate nel Mondo, dovere ritornare in quel medesimo."
www.fuocosacro.com/pagine/1/Uroboros.htm

quest'immagine invece è presa nella tomba di tutankhamon

Sia la testa ed i piedi di questa figura sono circondati da un ouroboros-serpente, che è designato come Mehen , l'Enveloper. Questa è la prima rappresentazione dei ouroboros che conosciamo. Esso, insieme al testo, si riferisce all'inizio (genesi) e alla fine del tempo.
www.touregypt.net/featurestories/enigmatic.htm

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14/12/2012 11:47

Molto interessante. E' un argomento da approfondire.
Dovrebbe esser stato pubblicato un libro con la traduzione dei testi della tomba di Tutankhamon, KV 62
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31/03/2013 16:31

dal sarcofago del generale Sepi Osiride seduto su un trono circondato da quattro ovali più un quinto inscritto di geroglifici



non ho trovato ancora delle spiegazioni di questa raffigurazione ma forse potrebbe essere collegata alle rappresentazioni del mondo o più mondi dell' antico Egitto .....
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31/03/2013 19:07

Che rappresentazione strana. L'arte e la religione egizia non finiscono di stupirmi
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