Il cilindro del re Nabonido, re di Babilonia (556 – 539 a.C.) fu trovato nel palazzo reale di Babilonia ed è ora conservato al Museo Pergamon di Berlino e una copia al British Museum di Londra.
Il testo fu fatto scrivere dal re nel suo 13° anno di regno al ritorno da una sua campagna militare in Arabia.
Il cilindro contiene riferimenti ai testi di fondazione dei periodi precedenti e sviluppa le stesse tematiche del più noto cilindro di Ciro, più recente di alcuni anni.
La traduzione del cilindro di Nabonido è stata fatta da Paul-Alain Beaulieu, che è anche l'autore di Il Regno di Nabonedo, re di Babilonia 556-539 a.C (1989).
Al punto [ii.47-iii.7] si legge:
Mentre portavo fuori dal suo tempio in rovina la statua del dio Šamaš per sistemarla in un altro santuario, ho rimosso i detriti del tempio e ho cercato il deposito di fondazione. Ho scavato fino a una profondità di diciotto cubiti e poi Šamaš, il gran signore, mi ha rivelato le fondamenta originali del Ebabbar, il tempio che è la sua dimora preferita, rivelando il deposito di fondazione di Naram-Sin, figlio di Sargon, che nessun re tra i miei predecessori aveva trovato in tremila e duecento anni.
A parte che il re di Akkad, Naram-Sin, fu nipote di Sargon, il suo regno, secondo la cronologia media, fu dal 2255 to 2226 a.C., così che la stima fatta dal re Nabonido del tempo di separazione del suo regno rispetto a quello di Naram-Sin di 3200 anni risulta decisamente sbagliata di circa 1500 anni.
Anche ammettendo un errore per il regno di Naram-Sin di circa 100/150 anni nella cronologia media usata per le civiltà mesopotamiche, la separazione temporale riportata da Nabodino risulta decisamente troppo elevata e lascia ipotizzare un errore nella memoria storica dei Babilonesi.